Bloomsdays. In cammino con Joyce & Company
Il 16 giugno 1904 è il giorno in cui James Joyce collocò l’azione del romanzo Ulisse, storia di un Ulisse del secolo XX, un ebreo irlandese non particolarmente fortunato, pacifico quarantenne che si aggira per Dublino affrontando diverse lusinghe e minacce e pensando alla sua infedele Penelope, la moglie Molly, formosa e vogliosa cantante.
Si chiama Leopold Bloom, sicché il 16 giugno è noto in tutto il mondo agli amanti delle avventure letterarie come Bloomsday, e in tutto il mondo viene festeggiato con letture pubbliche, rappresentazioni teatrali, conferenze, rievocazioni, banchetti (Bloom era un amante della cucina mediterranea, ma aveva anche un debole per le animelle).
A Genova dal 2006 si organizza annualmente un Bloomsday lungo tutto il 16 giugno, dalle nove a mezzanotte, con decine di lettori che leggono e agiscono i diciotto episodi del’Ulisse in luoghi analoghi a quelli in cui Bloom e il suo giovane coprotagonista Stephen Dedalus (si pronuncia “Stiven”), combattono la loro quotidiana battaglia per la vita. Chiesa, osteria, ristorante, strada, scuola, biblioteca, spiaggia, cimitero, lupanare... Tutta una città diviene la scena delle peregrinazioni di Bloom e Stephen, giacché l’Ulisse, come l’Odissea, ha carattere di racconto universale quanto particolare.
Massimo Bacigalupo, principale coordinatore dell’evento collettivo genovese, racconta quest’esperienza unica attraverso i materiali e le presentazioni che ne ha scritto di anno in anno, spiegando sempre le ragioni di una passione contagiosa. A queste cronache dei Bloomsdays (al plurale) affianca qui altre letture itineranti con scrittori come Virginia Woolf, T.S. Eliot, Ernest Hemingway, Seamus Heaney, che tutti furono folgorati dall’Ulisse ma nondimeno seppero trovare vie originali per raccontare in prosa e in poesia la contemporaneità.
Un libro per gli amanti dei viaggi dentro e fuori dai libri, che è anche un manuale di istruzioni per l’uso dell’Ulisse e della grande letteratura. E per chi vuol riproporre nella propria città l’inesauribile avventura del Bloomsday.